Convittiadi, l’etica che muove il gioco

Gli istituti educativi d’Italia si sfidano alle olimpiadi nazionali del rispetto, dell’inclusione e del fair play.

Le gare, dal 16 al 23 marzo al villaggio sportivo ‘Bella Italia’ di Lignano Sabbiadoro, in Friuli.
Tornano in campo i valori autentici dello Sport con i giochi olimpici nazionali degli istituti educativi statali. L’evento sportivo ma anche culturale coinvolgerà oltre 2300 studenti provenienti da tutta Italia. È promosso dall’Anies, l’associazione nazionale presieduta dalla dirigente scolastica Anna Maria Zilli, che raccorda e indirizza tutti e cinquanta gli istituti educativi del Paese mettendo in campo azioni e interventi finalizzati ad uno sviluppo pieno ed armonico degli studenti. “La finalità principale è quella di creare appartenenza, identità e scambio fattivo fra gli studenti di tutta Italia -ha spiegato Anna Maria Zilli – durante la conferenza di presentazione dell’evento. Si tratta di un’occasione preziosa di conoscenza e confronto sul piano sportivo, inclusiva e non prettamente competitiva fra gli alunni partecipanti”.

Le olimpiadi, che hanno un carattere itinerante, affinché i giovani abbiano la possibilità di conoscere e scoprire luoghi, culture e tradizioni delle diverse regioni d’Italia, sono giunte alla XVII edizione e, quest’anno, dal convitto Galluppi di Catanzaro l’organizzazione passa all’educandato Uccellis di Udine, che ha stabilito quale sede di svolgimento di tutte le gare il villaggio sportivo Bella Italia di Lignano Sabbiadoro.

“Le delegazioni – dichiara Vittorio Forgione, educatore e delegato dell’Anies per l’organizzazione dei giochi- saranno ospitate presso il villaggio di Lignano Sabbiadoro,  che metterà a disposizione gli impianti e le attrezzature necessarie allo svolgimento delle competizioni”. Nove le discipline di gara: atletica, calcio a cinque, pallavolo, basket, nuoto, tennis/tennistavolo, scacchi, calcio balilla e beach volley.

Due le categorie di atleti che si sfideranno nei tornei: la categoria Small, per il primo biennio delle scuole Medie e la Large riservata al primo biennio delle Superiori. Oltre alle competizioni sportive  gli studenti italiani avranno modo di conoscersi tra loro e condividere un’esperienza molto formativa ma anche di godere dei momenti di svago e divertimento con le serate musicali e gli spettacoli teatrali.

Ci sarà, per gli atleti partecipanti, anche la possibilità di effettuare escursioni sul territorio del Friuli Venezia Giulia, terra di confine in cui si mescolano, compenetrandosi, culture e tradizioni millenarie. A garantirne la fattibilità è l’ente Regione del Friuli Venezia Giulia, che sostiene l’educandato Uccellis di Udine nella realizzazione dell’intero progetto sportivo contribuendo alla buona riuscita dello stesso. Fra le proposte, la visita al castello Miramare di Trieste, al sito archeologico di Aquileia, che è patrimonio Unesco ma anche alla laguna di Marano e a Gorizia-Nova Gorica, capitale europea della Cultura 2025.

Gli atleti in gara e i loro accompagnatori raggiungeranno la rinomata località costiera della provincia di Udine già domenica 16 marzo, per essere pronti, l’indomani mattina, alla tradizionale cerimonia di apertura dei giochi con l’accensione del tripode olimpico, che darà ufficialmente il via alle gare.

Le Convittiadi, con la consapevolezza che il benessere psico-fisico dei ragazzi sia una componente essenziale nel percorso di crescita e di formazione dei giovani, muovono le istituzioni educative statali verso una più mirata e marcata realizzazione del concetto di “mens sana in corpore sano”, dove è l’equilibrio tra pensiero e azione a determinare risultati significativi sia in termini di rendimento scolastico che, più in generale, di affermazione e valorizzazione del talento e del merito. In quest’ottica,  rappresentano per gli studenti, che vivono quotidianamente la realtà dei convitti e degli educandati, terreno  fertile per promuovere e diffondere una cultura dello sport basata su quei valori che sono alla base della convivenza civile. A cominciare dal rispetto di regole condivise, dalla partecipazione attiva e inclusiva, dalla cooperazione tra le parti; continuando con la correttezza nel gioco e, più in generale, nei comportamenti unite alla capacità di fare e sentirsi squadra sviluppando quel senso di identità e di appartenenza, che nulla ha a che fare con certi campanilismi e finendo con la capacità di accettare anche la sconfitta dando sempre e comunque valore e dignità all’avversario. È questa l’etica che “muove” lo Sport. Ma non solo. Muove qualsiasi società, intesa come comunità di individui diversi tra loro e con differenti livelli e modi di organizzazione,  che però rimane costantemente aperta al confronto, al dialogo costruttivo tra le parti ed è capace di garantire sviluppo e coesione sociale. “Questi valori – conclude la presidente Zilli  – sono da sempre un patrimonio dei Convitti quali comunità educanti a trecentosessanta gradi. Una mission che deriva da una solida tradizione e che ha saputo rinnovarsi nel tempo offrendo un  servizio di qualità ed eccellenza alle famiglie ed ai giovani, che hanno scelto di iscriversi, di perfezionare e completare il loro percorso di studi appunto nelle istituzioni educative”. Dalle olimpiadi degli istituti educativi statali, dunque, arrivano e si manifestano concretamente gli obiettivi di una Scuola che pone lo studente stesso, in tutte le sue dimensioni, al centro dell’azione educativa. 

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